Vigna Astroni

Dalle uve di questa vigna nascono “Vigna Astroni” e “Strione”.

La vigna Astroni è situata a ridosso del cratere omonimo, a confine con il muro di cinta borbonico settecentesco fatto erigere da Carlo di Borbone a difesa della sua riserva di caccia personale, oggi oasi naturale gestita dal WWF.

Il vigneto si estende per circa 1,5 ettari ad un’ altitudine di circa 200 metri s.l.m. con riferimento topografico di 40°50’52” di latitudine N, 14°09’35” di longitudine E, è interamente distribuita nel comune di Napoli ed è disposta sul versante est – sud est del cratere. La vigna è suddivisa su diversi terrazzamenti, sui quali sono presenti prevalentemente viti di Falanghina con una piccola presenza di viti di uve Piedirosso.

La vigna ha un’età media di trenta anni, è franca di piede ed è disposta a spalliera con architettura di guyot. I filari sono orientati tendenzialmente sulla direttrice nord-sud, con sesti di 1,80 m x 1 m e presentano una densità di 4000 piante/ettaro.

I suoli presenti hanno origine vulcanica e forma piroclastica, certamente legata alle ultime eruzioni flegree comprese tra 5000 e 3500 anni fa, definita da una struttura litologica stratificata a reazione neutra o subacida, con importanti dotazioni in potassio, anidride fosforica e ossido di calcio, anche se ridotta di carbonati.

Dalle uve di questa vigna nascono "Vigna Astroni" e "Strione".

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