Campi Flegrei Piedirosso Colle Rotondella, degustazione per i primi 25 anni di Cantine Astroni

di Antonella Amodio

Siamo giunti al secondo laboratorio organizzato da Cantine Astroni per i 25 anni dalla fondazione, anni rivolti alla sperimentazione sui vitigni autoctoni locali, come la Falanghina e il Piedirosso. Il primo focus è stato riservato alla Falanghina, il vitigno a bacca bianca per eccellenza della Campania che ha la capacità di adattarsi ai territori per poi trasferirli nel bicchiere e che manifesta una grande capacità di invecchiamento, come è emerso dalla verticale di 10 annate di Colle Imperatrice. Il secondo hub ha dedicato spazio al Piedirosso, l’uva che meglio rappresenta i Campi Flegrei, il campo vulcanico situato nel Golfo di Pozzuoli, che va dall’isola di Procida a buona parte della città di Napoli. Una grande caldera in stato di quiescenza che tocca anche la collina di Posillipo e quella di Camaldoli, con il cratere degli Astroni come base delle Cantine Astroni e  con i vigneti terrazzati che guardano in buona parte il mare. Il Piedirosso, la “varietà napoletana” che delinea i tratti partenopei e vulcanici del territorio, è il vitigno, che negli ultimi venti anni, ha rivelato appieno il suo potenziale grazie alle sperimentazioni condotte proprio dalle Cantine Astroni e che noi abbiamo raccontato in una storica degustazione. Ed è grazie alla famiglia Varchetta e a Gerardo Vernazzaro che oggi si può parlare del Piedirosso come vino di qualità della provincia di Napoli, in particolare per la denominazione Campi Flegrei. Nulla di nuovo sulle capacità dell’uva, visto che Gasparrini nel 1844 la cita tra le più stimate. Una testimonianza non da poco.

Campi Flegrei Piedirosso  Colle Rotondella Cantine Astroni

Campi Flegrei Piedirosso Colle Rotondella Cantine Astroni

Ed è nel 1999 che Cantine Astroni inizia a interpretare il vino come strumento di divulgazione di bellezza, di biodiversità e di salvaguardia delle tipicità. Il Piedirosso, così come le altre varietà biotipo locali che abitano a piede franco le vigne dell’azienda, acquisiscono un ruolo da protagonista, trasformando la tipicità in qualcosa di unico, che riposiziona e riqualifica il vino.

“La semplicità è una complessità risolta” è il titolo del laboratorio dedicato al Campi Flegrei Piedirosso Colle Rotondella, che come per il bianco Colle Imperatrice, ha stupito la platea per quel carattere elegante e sottile che nel contempo esprime forza e purezza. Gerardo Vernazzaro, enologo della cantina con Vincenzo Varchetta, ha lavorato di sottrazione – come ha dichiarato durante la degustazione alla presenza di giornalisti italiani e stranieri – tanto che i vini godono di snellezza e verticalità disarmanti, senza dimenticare l’aspetto gastronomico e gli abbinamenti che spaziano su diverse portate. Altresì, la complessità del piedirosso è stata ampiamente rappresentata da Tenuta Camaldoli 2017 che ha chiuso la batteria.

Franco De Luca, responsabile didattica regionale AIS Campania – Cantine Astroni

Ne ha tracciato il profilo organolettico Franco De Luca, responsabile didattica regionale AIS Campania, moderato da Adele Elisabetta Granieri e con il contributo degli enologi Gerardo Vernazzaro e Vincenzo Varchetta.

Campi Flegrei Piedirosso Colle Rotondella Cantine Astroni

Campi Flegrei Piedirosso Colle Rotondella in verticale, dalla 2022 alla 2013

Campi Flegrei Piedirosso Colle Rotondella 2022

Rubino trasparente e luminoso. Timbro olfattivo floreale e a tratti fruttato. Sorso fresco, agile e sapido. Il tannino è appena accennato. Chiude con un netto richiamo alla ciliegia.

Campi Flegrei Piedirosso Colle Rotondella 2021

Il colore vira su nuance granato. Profumi cupi di marasca. humus e prugna. Serrato e contratto all’assaggio. Molto giovane.

Campi Flegrei Piedirosso Colle Rotondella 2020

Rubino luminoso. Note olfattive delicate, come il petalo di geranio e la rosa. In seconda battuta emerge un accenno sulfureo. Fresco e sapido.

Campi Flegrei Piedirosso Colle Rotondella 2019

Rubino con riflessi granato. Chiuso al naso, mentre all’assaggio è lineare, agile e fresco.

Campi Flegrei Piedirosso Colle Rotondella 2018

Il colore rubino/granato rimane luminoso. I profumi richiamano la ciliegia nera e l’oliva nera. Il sorso è fresco e molto persistente.

Campi Flegrei Piedirosso Colle Rotondella 2017

Granato intenso. Lo spettro aromatico gioca su note scure, come il pepe, la prugna e la grafite. Il sorso è ampio, fresco e persistente.

Campi Flegrei Piedirosso Colle Rotondella 2016

Granato luminoso. Profumi di spezie, foglia di pomodoro e nuance fumé.
Bocca ampia, salmastra e verticale.

Campi Flegrei Piedirosso Colle Rotondella 2015

Nel bicchiere il colore granato rimane più cupo e non è trasparente. Naso più giocato su sfumature vegetali, macchia mediterranea e affumicato. Bocca ampia e fresca.

Campi Flegrei Piedirosso Colle Rotondella 2014

Rubino con accenno granato. Caffè, cacao e corteccia si rincorrono nel calice, mentre al gusto è salino, fresco e persistente.

Campi Flegrei Piedirosso Colle Rotondella 2013

Granato. Olfatto di tabacco, marasca sotto spirito e spezie. Sorso salino, pepato e fresco. Molto persistente.

Campi Flegrei Piedirosso Tenuta Camaldoli 2017 Cantine Astroni

Campi Flegrei Piedirosso Tenuta Camaldoli 2017

Prodotto dalla sezione di grappoli provenienti dai filari meglio esposti della vigna ai Camaldoli. Le uve macerano e fermentano in legno di ciliegio per poi affinare in legno di castagno. Non è chiarificato e né filtrato. Il colore rosso rubino anticipa la gioventù del vino sottolineato dai profumi di ciliegia, piccoli frutti neri e dalle erbe aromatiche. Al palato è ampio, leggermente balsamico e speziato. Fresco, salino e con tannini misurati ed eleganti.

Cantine Astroni, Napoli
Via Sartania 48
Tel. 081 588 4182

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