
Gragnano Penisola Sorrentina
Denominazione di Origine Protetta
In Penisola Sorrentina, meta ambita del turismo internazionale, si produce, in aree molto limitate e in condizioni di viticoltura estrema, un vino frizzante di eccellente qualità e grande tradizione: il Gragnano, “un piccolo vino, ma insuperabile” così lo definiva Mario Saldati. Ottenuto dall'unificazione di differenti tipologie di uve, quali l’Olivella, lo Sciascinoso, il Per’e Palummo (Piedirosso), l’Aglianico e altre varietà coltivate all’interno dei comuni della Penisola Sorrentina, il Gragnano prende il nome da uno di questi ultimi.
Vitigno |
Piedirosso, Aglianico, Sciascinoso e altre varietà minori
Zona di produzione |
Penisola Sorrentina
Terreno |
sabbioso
Sistema di allevamento |
pergola bassa
Produzione per ettaro |
80-100 quintali
Periodo di vendemmia |
prima decade di Ottobre
Raccolta |
manuale
Tecnica prefermentativa |
macerazione prefermentativa a freddo per alcuni giorni
Fermentazione |
acciaio per 10 giorni
Temperatura di fermentazione |
20° - 22° C
Rifermentazione |
coda di fermentazione in autoclave
Affinamento |
in bottiglia
Grado alcolico |
11,5% - 12,5%
Colore rosso rubino che tende allo scuro, profumo vinoso e campestre. Frizzantino con spuma evanescente, presenta un aroma e retrogusto di affumicato molto volatile. Leggermente dolce, nonostante il colore va bevuto freddo alla temperatura di 5-8 gradi. Il Lettere possiede un bouquet più intenso e raffinato che si deve alla maggiore altitudine dei vigneti.
Forse è il vino che meglio si sposa con la pizza Margherita o marinara e con prodotti di rosticceria. Ideale anche come aperitivo. Il Lettere si presenta più secco del Gragnano e quindi si può bere a tutto pasto.
Piedirosso, Aglianico, Sciscinoso

Il Piedirosso è un vitigno autoctono campano presente nella regione da tempo immemorabile e con estensioni inferiori solo all'Aglianico. È conosciuto con il nome dialettale "Per’ e palummo" che descrive una caratteristica morfologica del rachide che vede i pedicelli dei chicchi colorati di rosso come quelli di una zampa di colombo.
Il vitigno è molto vigoroso, con maturazione medio-tardiva nei primi 20 giorni di ottobre. Le rese sono nella media o basse, ma costanti. È molto concentrata in zuccheri con acidità media. Presenta grappoli di dimensioni medio-grandi, a forma piramidale e a spargolo. I chicchi sono di media grandezza, sferici, con alte concentrazioni di pruina sulla spessa buccia di colore rosso-violaceo.
Il vitigno si trova bene anche sui terreni calcarei ma in quelli di origine vulcanica della Campania trova il suo ambiente naturale.
L’Aglianico, di origine ellenica, è uno dei vitigni rossi più importanti della Campania. Viene definito anche il Barolo del Sud per la ricchezza e profondità dei suoi aromi e l'adattabilità a molti tipi di vinificazione.
Preferisce terreni di origine vulcanica, il grappolo si presenta compatto, cilindrico, con acini sferici dalla buccia fine molto pruinosa. Il colore è blu e all'interno la polpa risulta ben dotata di acidità e astringenza. Fornisce ottime rese costanti e buone resistenze a freddo e malattie, il sistema di allevamento più utilizzato è l'alberello con potatura corta.
Lo Sciascinoso è un vitigno rosso molto presente in Campania dove è conosciuto anche con il nome di Olivella per la forma allungata dell’acino che ricorda appunto le olive.
È molto vigoroso, germoglia precocemente e viene allevato a spalliera. La maturazione è invece tardiva, dopo la metà di ottobre, con un'elevata acidità ma basse concentrazione di zuccheri che lo rendono un vitigno da taglio.