
Falanghina Campi Flegrei
Denominazione di Origine Protetta
Si narra che la vite sia entrata in Italia dal porto di Cuma, antica colonia fondata nel 700 a.C. ai piedi dei Campi Flegrei. I greci avevano l'abitudine di coltivare la vite lasciandola strisciare per terra, ma in Italia questo tipo di allevamento faceva ammuffire l'uva quindi i coloni furono costretti a cercare un'alternativa. Fu così che i primi viticoltori capirono che sollevando la vite da terra e sollevandola su pali di legno, in latino phalangae, si evitava l'insorgere di problemi di botrite. Da questi sostegni nacque il Vinum Album Phalanginum, progenitore della nostra Falanghina.
Vitigno |
Falanghina 100%
Zona di produzione |
Campi Flegrei
Terreno |
franco - sabbioso, franco - limoso
Sistema di allevamento |
Guyot uni-bilaterale
Produzione per ettaro |
70-80 quintali
Periodo di vendemmia |
prima decade di Ottobre
Raccolta |
manuale
Tecnica prefermentativa |
criomacerazione
Fermentazione |
acciaio per 2 settimane
Temperatura di fermentazione |
14° - 18° C
Affinamento |
“sur lies” in acciaio per alcuni mesi e bottiglia
Grado alcolico |
12%
Colore giallo paglierino con riflessi dorati e sfumature di un verde appena accennato. Agitando leggermente il bicchiere è evidente l'elevata densità di questo vino. Il profumo è dolce e delicato, si avverte una nota dominante di frutta matura e miele. Al gusto manifesta un’elevata pienezza e morbidezza accompagnata da una buona persistenza, caratterizzata da sensazioni mielate e tenui sfumature speziate. E' da bere giovane nei primi due anni, per la sua raffinatezza aromatica complessiva che si svela lentamente nel bicchiere, non andrebbe degustato eccessivamente freddo, ma a circa 12° - 14° C.
Si allea magistralmente ai frutti di mare crudi, crostacei come ostriche a vapore, scampi, gamberi e carpacci di pesce fresco. Non è da sottovalutare l'accoppiamento con risotti di verdure in particolar modo con quello all'asparago selvatico ed in generale con tutte le verdure alla griglia.
Falanghina

La Falanghina deriva probabilmente da antichi ceppi greco-balcanici e sembra dovere il suo nome al suo portamento espanso, per cui tradizionalmente veniva legata a pali di sostegno detti "falanga", da cui Falanghina, ossia "vite sorretta da pali".
Il vitigno si presenta con grappoli di medie dimensioni, lunghi e compatti a forma cilindrica e alati su un lato. I chicchi hanno dimensioni medie, a forma sferica con concentrazioni medie di pruina sulle bucce spesse con colori grigi a riflessi gialli. È abbastanza vigoroso, con rese nella media, costanti, e vendemmie che iniziano a partire dalla terza settimana di settembre.